“Gli ultimi interventi sul Superbonus hanno certamente migliorato il testo e attenuato alcune criticità riducendone l’impatto retroattivo e accogliendo alcune nostre proposte soprattutto sulle aree interessate alla ricostruzione post sisma. Apprezziamo, in particolare, che sia stata accolta la richiesta avanzata da Confapi Aniem di precisare che il limite del finanziamento di 400 milioni su tali aree, che consente di utilizzare ancora lo sconto in fattura e la cessione del credito del superbonus nelle aree del sisma, varrà solo per le pratiche ‘nuove’, successive alla entrata in vigore del Dl superbonus. Ci auguriamo, tuttavia, che l’introduzione dello ‘spalma crediti’ a 10 anni non vada assolutamente ad applicarsi alle pratiche relative alle agevolazioni fiscali nelle aree del sisma”. Lo dichiara il Presidente di Confapi Aniem, Giorgio Delpiano.
“Sul testo di conversione del decreto – aggiunge – permangono purtroppo alcune criticità: la retroattività dello ‘spalma crediti’ resta, seppur limitata alle spese sostenute nell’esercizio 2024, così come lo stop alla cessione delle rate residue dei crediti mette in seria difficoltà il sistema. Ci auguriamo – continua Delpiano – di mettere la parola fine a questa continua decretazione emergenziale. Non è possibile trovarsi ogni settimana a dover apprendere di interventi normativi che modificano la gestione, le aspettative, i piani economici di decine di migliaia di aziende con ripercussioni gravissime sulla loro tenuta, sul sistema occupazionale e sulla società civile”.
“Anche alla luce della recente direttiva europea sulle case green – conclude il Presidente di Confapi Aniem – è assolutamente necessario definire interventi strutturali e stabili nel tempo che consentano di accompagnare il processo di riqualificazione energetica immobiliare con strumenti fiscali sostenibili ed efficaci”.