CBAM. CONFAPI: INDUSTRIE PENALIZZATE, RIVEDERE MECCANISMO
Confapi ha realizzato una survey su un campione di imprese del settore della meccanica associate a Confapi Unionmeccanica con la finalità di monitorare l’impatto del Cbam, il Carbon Border Adjustment Mechanism, che si applica ad alcuni prodotti importati e comprendenti sia le merci utilizzate nella produzione sia determinate lavorazioni dei prodotti.
È emerso che, data la complessità delle informazioni richieste dal regolamento europeo, ben il 48% del campione intervistato si è rivolto ad un consulente esterno con costi annuali, quantificabili tra i 3.000 e i 5.000 euro annui. Leggermente inferiore il costo per le imprese che hanno svolto tale attività direttamente in azienda che hanno quantificato i costi tra i 2.500 e i 3.000 euro. Tali costi sono ascrivibili alla dotazione di un sistema di archiviazione dei dati delle bollette doganali da riportare sulle dichiarazioni Cbam, al coinvolgimento dei fornitori extra-UE (che non stanno collaborando), al reperimento dei dati, alla redazione della relazione (per la quale dover formare il personale), alla consulenza trimestrale da parte di un doganalista esperto cui sottoporre la relazione trimestrale prima dell’invio alla Commissione Europea.
L’11,5% delle aziende intervistate ha avuto difficoltà a reperire le informazioni richieste dalla relazione. Tra le principali sfide indentificate dalle imprese ci sono la comprensione dei requisiti normativi (il 26% del campione) e l’adattamento ai processi di reportistica (un altro 26%). Per quel che riguarda le imprese industriali esportatrici solo il 22%, al momento, ha valutato l’impatto della norma sul costo finale dei prodotti rispetto ai concorrenti extra-UE non sottoposti al Cbam stesso. Tra queste più del 63% ha valutato un impatto tra il 10% ed il 30% del fatturato, mentre il 27% delle aziende tra il 30% e il 50% del fatturato a causa dell’introduzione di questo meccanismo.
Confapi è stata la prima associazione a prendere posizione nei mesi scorsi su questa tematica che, se non ricalibrata, potrebbe creare gravissimi danni all’industria italiana. La Confederazione ha sempre sostenuto l’importanza che associazioni datoriali e politica lavorino assieme per la revisione di questo meccanismo. E per questo ha accolto con soddisfazione la mozione approvata oggi a larga maggioranza, a prima firma dell’onorevole Maurizio Casasco approvata oggi alla Camera dei Deputati che impegna il Governo ad attivarsi nelle sedi comunitarie per mitigare gli effetti distorsivi del Cbam. Stiamo andando nella giusta direzione.
CONFAPI E IICUAE EMIRATI ARABI INSIEME PER INTERNAZIONALIZZAZIONE IMPRESE
Opportunità e strumenti a disposizione delle Pmi italiane per affacciarsi e internazionalizzarsi sul mercato degli Emirati Arabi Uniti. Se ne è parlato nel webinar organizzato da Confapi, in collaborazione con la Camera di Commercio italiana negli Emirati Arabi Uniti (IICUAE). Il seminario ha visto la partecipazione del Segretario Generale della Camera di Commercio Mauro Marzocchi che ha fornito una panoramica sul mercato degli Emirati Arabi, sui settori di interesse che rappresentano alcune delle maggiori opportunità di investimento e collaborazione per le Pmi, e della Dottoressa Roberta De Santis, Trade Analyst IICUAE, con circa quaranta aziende Confapi collegate. Tale iniziativa si inserisce nel solco di una più ampia collaborazione tra Confapi e Assocamerestero concretizzatosi in un accordo di partnership e collaborazione firmato a dicembre tra l’Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE), Unioncamere e Confapi, per fornire alle Pmi un supporto più efficace per operare sugli ottantasei mercati delle CCIE.
CONFAPI A PRIMA CABINA DI REGIA PROTOCOLLO LEGALITÀ DEL VIMINALE
Confapi ha preso parte alla prima riunione della ‘Cabina di Regia del protocollo di Legalità’ che si è insediata presso il Viminale. L’incontro, che fa seguito al Protocollo di Legalità rinnovato dalla Confederazione italiana della piccola e media industria privata e dal Ministero dell’Interno lo scorso 3 ottobre 2023 – il precedente accordo risale all’aprile del 2017 -, sancisce il passaggio alla fase attuativa dell’intesa.
Per Confapi è intervenuto il Vicepresidente Francesco Napoli che ha ribadito: “Un protocollo esigibile che risponde perfettamente al profondo processo di cambiamento che sta interessando la realtà economica e sociale del nostro paese. Il nuovo protocollo va nella direzione auspicata, un’arma di prevenzione per la tutela dell’economia legale dalla criminalità organizzata in tutte le sue declinazioni. In quanto coordinatore della delegazione Confapi, mi impegnerò per riunioni periodiche della cabina di regia al fine di superare e risolvere eventuali criticità”.
La riunione, presieduta dal Vicecapo di Gabinetto Vicario, Vittorio Lapolla, è stata occasione per un confronto su possibili criticità e in merito alle linee di azione della Cabina, che sarà organo di supporto alle politiche del Ministero a supporto delle imprese contro infiltrazioni del crimine organizzato in attività economiche.
Il Protocollo s’inquadra nel solco delle iniziative promosse dal Ministero dell’Interno con le Associazioni di categoria volte ad estendere su base volontaria il sistema delle verifiche antimafia al settore dei rapporti economici tra privati.
CONFAPI: CAMISA RICEVUTO DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA MATTARELLA
Il Presidente Cristian Camisa è stato ricevuto al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Ho avuto l’onore di trasferire di persona al Presidente Mattarella la straordinaria considerazione e fiducia che il nostro mondo ripone nella Sua persona e nel Suo ruolo, insieme all’orgoglio di rappresentare la piccola e media industria privata, costituita da imprenditori innamorati del loro lavoro che quotidianamente portano avanti con i loro dipendenti e che, anche nei momenti più duri, non hanno mai ceduto all’esternalizzazione delle produzioni, garantendo così la crescita e il benessere sociale ed economico del nostro Paese”, ha affermato Camisa.
“Mai come in questo momento – ha aggiunto -, la flessibilità delle nostre imprese costituisce un grande valore per il sistema Paese che finalmente tutti stanno riconoscendo. Questa visita rappresenta infatti un segnale importantissimo di attenzione. Un colloquio prezioso che ci restituisce ancor più forza nel perseguire il nostro impegno quotidiano per la crescita e il lavoro”, ha concluso.
Ha accompagnato il Presidente Camisa una delegazione di Confapi composta dal Presidente emerito, Maurizio Casasco, dai due Vicepresidenti, Corrado Maria Alberto e Francesco Napoli, dal Presidente dei Saggi, Filiberto Martinetto e dal Direttore della Comunicazione e Relazioni Istituzionali, Annalisa Guidotti.