LAVORO. CAMISA: DETASSAZIONE STRAORDINARI SIA INTRODOTTA IN LEGGE BILANCIO – 3 SETTEMBRE

“Confapi da tempo ha proposto la detassazione generalizzata degli straordinari e quindi accoglie con favore l’iniziativa del Governo di lavorare in tal senso come riportato da alcuni organi di stampa. Detassare gli straordinari non significa solo venire incontro alle esigenze delle imprese di incentivare il personale a lavorare di più, ma potrà anche determinare un incremento della produzione che si tradurrà in maggiori contributi fiscali a beneficio della collettività. Confidiamo che il Governo prosegua su questa strada, introducendo tale misura nella prossima legge di Bilancio”. Lo afferma il Presidente di Confapi, Cristian Camisa.

“La detassazione degli straordinari risponde perfettamente alla richiesta che Confapi porta avanti da oltre un anno e mezzo – spiega – Siamo pienamente a favore di una flat tax sugli straordinari, che non solo aumenterebbe il potere d’acquisto dei dipendenti e la produttività delle imprese, ma fornirebbe anche una risposta concreta alla carenza di personale che molte aziende italiane stanno affrontando. Oltre il 62% delle nostre Pmi industriali fatica a trovare manodopera; con la detassazione, i lavoratori sarebbero maggiormente incentivati a svolgere ore straordinarie”.

“Secondo i dati Inapp – aggiunge Camisa – il 60% dei dipendenti italiani, ossia oltre 15 milioni di lavoratori, effettua regolarmente lavoro straordinario. Tuttavia, l’attuale sistema fiscale, che applica le stesse aliquote Irpef dei redditi ordinari anche agli straordinari, penalizza fortemente questi sforzi. Questo disincentiva molti lavoratori a fare straordinari, limitando così la produttività delle imprese”.

“I dati preliminari del Centro Studi Confapi – conclude il Presidente – confermano che i costi iniziali per la detassazione degli straordinari saranno ampiamente compensati dall’aumento della produttività. Le risorse recuperate attraverso la maggiore attività produttiva contribuiranno alla fiscalità generale e al rilancio economico del Paese”.

IL PRESIDENTE CAMISA ALL’ASSEMBLEA DI EUROPEAN ENTREPRENEURS CEA-PME – 3 SETTEMBRE

Il Presidente Cristian Camisa, in occasione dell’Assemblea annuale di European Entrepreneurs CEA-PME a Bruxelles, Confederazione europea della Piccola e Media Industria, ha preso parte come relatore all’evento “SME2B Business Forum Europe 2024”. L’ incontro tra Istituzioni e imprese europee ha l’obiettivo di costruire una proposta per un’economia europea basata sulla fiducia per accrescere il potenziale, ritrovare competitività e sicurezza anche attraverso un approccio organico alle riforme necessarie che garantiscano una tabella di marcia favorevole alle Pmi e alle imprese a media capitalizzazione per il periodo 2024-2030.

Camisa è intervenuto sulla partnership tra Pmi europee e africane su cui è fortemente impegnata Confapi anche in virtù del ruolo ricoperto dalla Confederazione all’interno del Piano Mattei. “Oggi – ha detto – abbiamo una grande opportunità per rafforzare i rapporti ‘vis a vis’ tra i nostri rappresentanti e le associazioni che sono parte vitale di European Entrepreneurs CEA-PME.  Abbiamo bisogno e dobbiamo far sentire più forte la voce delle Pmi europee. Siamo ormai alla vigilia di una nuova Commissione Europea, quindi dobbiamo essere pronti come non mai a lavorare duramente a favore del nostro sistema produttivo. In questi anni abbiamo brillantemente cercato di dare maggiore rilevanza alla partnership tra industrie europee e africane in un continente in cui possiamo fare la differenza: il modello europeo delle piccole e medie imprese è infatti esportabile per una collaborazione ‘win-win’ anche nei paesi africani”.

Gli imprenditori europei CEA-PME e la stessa Confapi sono pionieri di tale visione avendo firmato nel 2019, sotto l’egida della Comunità Europea, l’Alleanza UE-Africa. “Da allora – ha ricordato il Presidente – abbiamo sviluppato un percorso di scambio di know-how, formazione, innovazione, modelli di business e coesione territoriale con il coinvolgimento di dieci organizzazioni di Pmi africane ed europee. L’edizione 2021 del EU-African SME Summit, tenutasi contemporaneamente a Roma e Dakar, è stata un successo poiché è stata seguita da migliaia di imprenditori e stakeholder africani ed europei. Inoltre, nell’ambito del nostro impegno per il rafforzamento del ruolo delle Pmi, Confapi e BVMW, la Confederazione tedesca delle Piccole e Medie Industrie, avvieranno un importante progetto previsto dall’accordo siglato il 30 maggio a Roma con l’obiettivo di supportare le industrie nello sviluppo delle opportunità di business all’estero, in particolare in Africa”.

“Come Confapi – ha concluso Camisa – abbiamo sempre creduto nel potere delle Pmi di unire cultura ed economia, per questo Confapi ha un ruolo attivo anche nel piano del governo Mattei. Crediamo davvero che il nostro modello produttivo, economico e sociale possa sostenere la crescita e lo sviluppo del continente africano in un quadro vantaggioso per tutti”.

PATENTE A CREDITI. CONFAPI ANIEM: MANCANO CERTEZZE, NECESSARIO RINVIO – 11 SETTEMBRE

“Siamo seriamente preoccupati per la mancanza di certezze sulle regole concernenti la disciplina della patente a crediti che dovrebbe essere operativa dal prossimo 1° ottobre”. Lo dichiara il Presidente di Confapi Aniem, Giorgio Delpiano.

“Abbiamo assiduamente lavorato – spiega – con il Ministero del Lavoro e con le parti sociali per pervenire a un testo condiviso del decreto attuativo, risultato che pensavamo raggiunto a luglio ma che è stato messo in discussione dal recente parere del Consiglio di Stato che ha sollevato diverse criticità formali e sostanziali. Ora il testo andrà rivisto sulla base di tali indicazioni e non c’è il tempo per informare adeguatamente le imprese e per rendere operativo il portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro che dovrà gestire la patente”.

Per Delpiano “si tratta di una disposizione che impatterà fortemente su tutti coloro che operano nei cantieri temporanei e mobili, introducendo ulteriori adempimenti e oneri per le imprese. Riteniamo quindi necessario e urgente dare indicazioni certe e tempestive alle aziende. Chiediamo – conclude – che venga quanto meno stabilito fin da subito un rinvio che posticipi l’applicazione della normativa”.

IMPOSTA DI SOGGIORNO: CONFAPI TURISMO INCONTRA MINISTRO SANTANCHE’ – 13 SETTEMBRE

Presso la sede del Ministero del Turismo si è svolto l’incontro tra il ministro del Turismo Daniela Santanchè, il Viceministro Maurizio Leo e le associazioni di categoria, per discutere di un’eventuale proposta di revisione dell’imposta di soggiorno. Per Confapi è intervenuto il Presidente della categoria Turismo e Cultura, Roberto Dal Cin.

Nel corso dell’incontro si è discusso di responsabilità fiscale degli albergatori e di rimodulazione della tassa di soggiorno, in particolare attraverso la proposta di trasformarla in “tassa di scopo” in modo che gli incassi derivati possano andare interamente a beneficio del Turismo. Il ministro Santanchè ha ricordato l’importanza del confronto alla base di ogni iniziativa del ministero. L’incontro è stato propedeutico per un successivo confronto sul tema tra il ministero e l’Anci. “Apprezziamo la disponibilità mostrata dal Ministro: coinvolgere sempre le associazioni di categoria e ascoltare proposte e suggerimenti prima di ogni decisione che coinvolga il settore è di fondamentale importanza – ha dichiarato il Presidente di Confapi Turismo e Cultura, Roberto Dal Cin -. Sul tema riteniamo positiva la proposta di rivedere lo scopo dell’imposta in modo da investire i proventi per lo sviluppo di tutto il settore, senza che ciò ricada sugli operatori”.

CONFAPI E SIMEST INSIEME VERSO NUOVI ORIZZONTI GLOBALI13 SETTEMBRE

Presso la sede centrale di SIMEST a Roma si è tenuto un nuovo importante evento di formazione e informazione per le imprese che ha visto protagonisti CONFAPI e SIMEST. L’incontro, rivolto sia alle imprese che operano già all’estero e intendono incrementare il proprio business, sia a quelle che intendono affacciarsi sui mercati internazionali, è servito a far conoscere gli strumenti SIMEST per sostenere le imprese italiane nel processo di internazionalizzazione.

L’appuntamento è stato aperto dai saluti istituzionali del Presidente Cristian Camisa a cui è seguito l’intervento dell’Amministratrice delegata di SIMEST, Regina Corradini D’Arienzo che si è soffermata sulle caratteristiche della nuova “Misura Africa”, a supporto degli investimenti delle imprese italiane nel continente africano. Successivamente è stato illustrato lo strumento degli investimenti partecipativi che è affiancato dal Fondo di Venture Capital gestito da SIMEST per conto del MAECI.

PRESIDENTE CAMISA INCONTRA AMBASCIATORE D’EGITTO17 SETTEMBRE

Oggi il presidente Cristian Camisa ha incontrato l’ambasciatore egiziano, Bassam Essam Rady, presso la sede dell’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto a Roma.

Un incontro estremamente proficuo, nel solco di rapporti diplomatici ed economici di lunga data intrattenuti tra Confapi e il Paese africano, dove si è parlato dei possibili ambiti di collaborazione tra il nostro sistema e il mondo industriale egiziano.

LAVORO. CAMISA: BASTA PROLIFERAZIONE CONTRATTUALE. NUOVI CONTRATTI PRESUPPONGONO REALE RAPPRESENTANZA – 18 SETTEMBRE

“Siamo fermamente convinti dell’importanza della libertà contrattuale e del pluralismo nelle relazioni industriali, che devono tuttavia fondarsi su una rappresentatività effettiva delle parti. Una rappresentatività che non può e non deve essere rigidamente imposta dalla legge ma che deve essere misurata attraverso un mix tra strumenti pattizi, come l’accordo interconfederale che dovrebbe riguardare tanto le organizzazioni dei lavoratori quanto quelle degli imprenditori e strumenti amministrativi per monitorare i contratti effettivamente applicati attraverso dati oggettivi ed incontestabili. Così si potrà garantire la trasparenza senza compromettere l’autonomia delle parti”. Lo dichiara il Presidente di Confapi, Cristian Camisa.

“Non possiamo che essere fortemente critici nei confronti di quelle organizzazioni sindacali e datoriali che, pur senza avere reale rappresentanza in determinati ambiti produttivi, pretendono di regolarli contrattualmente. Ancor più oggi, nei grandi cambiamenti in corso, le parti negoziali devono avere una reale e comprovata rappresentatività. Confapi sigla contratti collettivi da oltre 70 anni con CGIL CISL e UIL ed è peraltro aperta anche ad altre organizzazioni ove si rivelassero rappresentative nel settore o nell’azienda oggetto di negoziato”. La rappresentanza ha oggi il compito di affrontare duttilmente, attraverso la reciproca adattabilità, le nuove emergenze del lavoro. Per Confapi un problema improcrastinabile del mercato del lavoro italiano è la necessità di una rivoluzione culturale nella contrattazione. I contratti dell’industria sono tutti sopra il salario minimo dei 9€ l’ora. Occorre garantire soprattutto salari mediani più elevati e più proporzionati alla ricchezza prodotta, dopo che si è prodotta, ove viene prodotta. Un contratto quadro per le piccole e medie imprese industriali può rappresentare un evoluto modello contrattuale se, e solo se, rappresenta una premessa per un modello di contrattazione territoriale efficace”.

“Il cambiamento del modello contrattuale – conclude Camisa – deve partire da attori realmente rappresentativi, che abbiano la capacità di tradurre le istanze territoriali in contratti applicabili e realmente efficaci. Il rischio, altrimenti, è di avere soggetti che, non avendo un forte legame con il territorio e una reale capacità di rappresentanza, pretendano di regolare il lavoro con contenuti minimi e generalizzati”.