Possibile che nessuno avverta il senso della responsabilità di queste morti?
Il dibattito sulla palese inadeguatezza della strada statale 7, nel tratto Matera -Ferrandina, si è improvvisamente riacceso dopo gli ultimi incidenti mortali concentrati in pochi giorni, tornando di drammatica attualità.
Sono anni che Confapi Matera insiste sulla necessità di raddoppiare una strada pericolosissima, con circa 13mila passaggi al giorno su una carreggiata stretta e un percorso orograficamente complicato. L’Associazione ha sempre evidenziato sia il problema della sicurezza, sia l’importanza strategica per l’economia della Basilicata intera, che avrebbe l’adeguamento della statale 7 nel tratto materano.
Ancora una volta siamo costretti ad agire sull’onda dell’emotività, quando invece un’attenzione diversa da parte delle istituzioni competenti avrebbe potuto evitare gli ultimi tragici eventi. La puntualità del dibattito di questi giorni si scontra con una incapacità programmatoria diventata ormai intollerabile. Possibile che la classe politica, che temporeggia da 20 anni, non avverte il senso della responsabilità di queste morti?
È evidente, infatti, che con l’aumento del traffico veicolare il tratto in questione è diventato una strada di grande pericolosità e un vero e proprio imbuto che rallenta le comunicazioni e le rende rischiose. Confapi Matera è vicina alle vittime stradali, fra cui ci sono cittadini e lavoratori delle aziende locali che sono costretti a percorrere quotidianamente la statale 7 rischiando la vita, così come le merci trasportate risentono del collo di bottiglia che si crea.
Il tutto ingigantisce la miopia istituzionale che ha sempre individuato altre priorità rispetto a un’opera strategica per l’intera regione, che riguarda lo sviluppo di un intero territorio, con vantaggio per tutta la comunità dei lucani perché metterebbe in collegamento veloce i due capoluoghi di provincia, Potenza e Matera, e quest’ultima col Metapontino e le aree interne della regione.
Infine, è bastata la presenza di alcuni cantieri per creare gravi ripercussioni su tutta la rete viaria. Infatti, per evitare i lavori per uno spartitraffico il traffico dirottato su arterie alternative, come per esempio la statale 96 bis, ha portato anche lì a incidenti mortali.
Oggi sentiamo parlare di una disponibilità di appena 90 milioni sui 400 necessari, ma soprattutto di un iter procedurale ancora fermo alla fase della progettazione. La Regione, lo Stato, l’Anas, chi di competenza, devono fare di più e devono farlo subito. Tra le tante priorità infrastrutturali della regione, la strada statale 7 nel tratto Matera-Ferrandina è la priorità assoluta.