Decreto Semplificazioni: bene l’introduzione di vincoli a tutela delle imprese nei pagamenti tra privati
Una piccola ma importante vittoria di Confapi
Il Decreto Semplificazioni è stato convertito in legge, con una piccola ma importante vittoria di Confapi. Il presidente di Confapi Matera. Massimo De Salvo, è soddisfatto del risultato ottenuto dall’Associazione guidata a livello nazionale da Maurizio Casasco e che rappresenta oltre 83mila Pmi private italiane.
Nel Decreto Semplificazioni, infatti, è stata recepita dal Governo e in particolare dal Mise l’istanza di Confapi che a lungo si è battuta per stabilire che le transazioni tra privati rispettino i tempi di pagamento stabiliti a suo tempo dalla direttiva europea 7/2011, mai rispettata in Italia.
“I tempi lunghi, che arrivano fino a 150-180 giorni – ha dichiarato il presidente Casasco -, non solo rendono le piccole e medie imprese spesso “banche” della grande industria, ma ne minano la competitività. Quindi ne dobbiamo essere particolarmente orgogliosi perché rappresenta una prima tappa, non solo simbolica, in un cammino che vogliamo sperare rimetta le nostre Pmi al centro dell’azione politica ed economica del Paese, così come meritano”.
“Confapi ha vinto una battaglia. Apprezziamo lo sforzo fatto dal Governo, e in particolare dal Mise e dal Ministro Di Maio, per aver recepito l’emendamento che contempla come gravemente iniqua per le Pmi la clausola che prevede tempi di pagamento superiori a 60 giorni”.
Le Pmi italiane subiscono un grave squilibrio finanziario poiché i tempi di medi di pagamento (sia tra privati sia verso lo Stato) arrivano a 180 giorni. La direttiva europea 2011/7/UE (Lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali) stabilisce i tempi (60 e 30 giorni) entro i quali le fatture devono essere regolate e prevede sanzioni pecuniarie nel caso non vengano rispettati. La realtà è che l’applicazione concreta di questa direttiva è del tutto disattesa e le Pmi, parte contrattuale debole verso la grande industria, subiscono costantemente termini contrattuali di pagamenti che le costringono a fungere “da banca” ai loro clienti.
Secondo un recente studio di Confapi, abbassando i tempi di riscossione del ciclo credito/debito a 60 giorni l’indebitamento finanziario netto diminuisce del 55,4%, col risultato di maggiore liquidità, più investimenti e maggiore competitività delle imprese.
Matera, 13 febbraio 2019
Confapi Matera
Ufficio Stampa